~ What's up with you…

Era li...ed era così bello!!!
Sapevo che non era corretto,ma anche quella sera avevo seguito il professore di nascosto per poterlo guardare anche se di nascosto.
Sapevo che al venerdì sera spesso tornava a casa con una donna e la cosa mi distruggeva tutte le volte,ma nonostante questo insistevo nello spiarlo <//<
Non ero neanche tornata a casa dopo le lezioni,indossavo ancora la divisa scolastica e tenevo i libri fra le braccia.
Professore...
Mi sentivo il cuore in gola mentre lo guardavo e sognavo di poter stare con lui,di poterlo toccare e baciare!
Calma Jen! Lo sai che non è possibile!
Al solo pensiero di poter essere sua mi sentì avvampare e mi nascosi dietro un albero appoggiando la schiena ad un albero >//<
"Ma guarda guarda..."
Sobbalzai sentendo una voce poco distante da me e mi voltai di scatto trovandomi davanti ad un uomo dai lunghi capelli bianchi,pieno di cicatrici sul viso e con un aspetto piuttosto inquietante.
"P-posso aiutarla?"
Chiesi impaurita stringendo i libri al petto; sapevo che non era raccomandabile andare in giro da sola a quell'ora di notte e quel tipo non prometteva nulla di buono,temevo che fosse una specie di stupratore!
Non posso chiamare aiuto,il professore è qui vicino e mi sentirebbe!
Non potevo farmi scoprire da lui!!
Mi guardavo in giro in cerca di una via di fuga,se ero abbastanza veloce potevo fuggire! Ma proprio quando pensai che potevo farcela,dalle spalle di quell'uomo apparsero due grandi ali nere,i suoi canini si fecero più sporgenti e una strana oscurità ci avvolse.
Non sapevo di cosa si trattava,avevo paura! Quello non era un essere umano!!
Presa dal terrore non riuscì a fare a meno di urlare mentre quel...quel...qualsiasi cosa fosse! Mi si scagliò contro.
Ho paura...professore!!!

Non avevo idea di cosa stesse succedendo,avevo paura! Pensavo che i demoni fossero solo delle storie per spaventare i bambini,invece quello davanti a me era uno di loro,non c’era altra spiegazione!
In preda al terrore caddi a terra urlando e il mio pensiero si rivolse al mio amato professore mentre chiudevo gli occhi per non vedere la mia fine.
Aprì gli occhi solo quando mi resi conto che ero ancora intera,alzai lo guardo e….Professore?
Com’era possibile? Era apparso un altro demone e nonostante fosse fisicamente diverso dal mio professore,era lui,ne ero certa! Quello era il suo viso,la sua voce…non avrei mai potuto sbagliarmi!
Che sta succedendo?
Mi sentivo completamente impotente davanti a quella scena, davanti a me c’erano due demoni,uno dei quali era l’uomo che amavo.
Il professore fece sparire il demone che mi aveva attaccata in una coltre oscura subito dopo che l’aveva chiamato “principe Lucider”,che significava?
Principe?Lucifer? Lui è il mio amato professor Silverstone Thomas
Il pericolo sembrava scampato,ma io ero ancora terrorizzata, lui mi stava parlando orinandomi di tornare a casa,il suo tono era cupo quanto il suo sguardo,non l’avevo mai visto in quel modo.
Ancora tremolante gli feci no con la testa, non riuscivo a parlare,mi sentivo come se la voce mi si fosse bloccata in gola e le gambe paralizzate.
Ero in stato di shock per quello che avevo assistito,per quanto avessi paura non riuscivo ad andarmene,non riuscivo ad allontanarmi da lui.

Ancora non mi capacitavo di quanto fosse successo,il mio amato professore era un demone!
Però..però aveva mostrato la sua vera forma per proteggermi,mi aveva salvata da quel mostro! Tuttavia ne le mie gambe ne la mia voce aveva intenzione di collaborare,ero completamente bloccata in preda al terrore!
Lui ancora mi incitò ad andarmene con tono autoritario,ma tutto ciò che riuscì a fare fu abbassare la testa chiudendo gli occhi impaurita.
Non volevo e non potevo andarmene!
Riaprì gli occhi solo quando mi ritrovai con i miei libri in mano…e fui in braccio a lui!!
Mi sentì avvampare ritrovandomi fra le braccia dell’uomo che tanto amavo e improvvisamente la paura cedette il posto al batticuore!
Come mi aveva ordinato,passai le braccia attorno al suo collo per reggermi e in un attimo mi ritrovai a sorvolare la città.
Per quanto fosse assurdo,mi sentivo protetta con lui,lui si era sempre preso cura di me…
In un attimo fummo a casa sua,non ero mai stata nella sua dimora e mi sentì rigida peggio di un manico di scopa.
Quante volte avevo sognato di essere qua?
Lo seguì in assoluto silenzio guardandolo solo quando lui era voltato e mi limitai ad annuire posando i libri come mi aveva detto.
Nonostante quello che avevo scoperto,lui rimaneva il mio premuroso professore,aveva già pensato a informare i miei genitori e…..eeeeeeh? o/////o avrei passato da lui la notte?! O////O
Avvampai all’istante guardandolo timidamente con i miei occhioni verdi da cerbiatta.
”S-si professore...non ne farò parola con nessuno”
Balbettai quelle poche parole guardandolo a malapena a testa bassa cercando il coraggio di fargli una domanda.
”C-cosa siete?”
Qualunque sarebbe stata la risposta,i miei sentimenti non avrebbero vacillato, lui era davvero troppo importante per me anche se sarebbe sempre stato un amore a senso unico.

Sentì il professore al telefono con i miei,aveva inventato una scusa perfetta e io stessa sapevo che si sarebbero fidati ciecamente di lui,conoscevano bene e rispettavano il prof e mi avrebbero creduta al sicuro..ma lo ero sul serio? Avevo desiderato tanto entrare in casa sua,passare più tempo possibile con lui,ma non immaginavo che fosse una sorta di demone.
Non riuscì a trattenere la fatidica domanda,ma la sua riposta mi confuse ancora di più.
Mi ritrovai a guardarlo sempre più smarrita, la mia testa ancora si rifiutava di credere a tutto quello che stava succedendo,almeno finchè non mi tirò a lui con quelle poche ma chiare parole.
Resistermi?! Avermi stanotte?!
In una frazione di secondo cercai altre interpretazioni alle sue parole,ma non ve ne erano! Soprattutto dal momento in cui le sue labbra si posarono sulle mie.
Rimasi completamente bloccata,non potevo credere che stesse succedendo quello che avevo sempre desiderato.
Non saprei definire quanto arrossì,il cuore mi stava scoppiando nel petto e la testa si faceva sempre più leggera,tanto che non mi resi neanche conto di essermi seduta sul divano.
Lui..lui mi stava baciando,mi stava accarezzando!! Doveva essere un sogno,ma se lo era non volevo assolutamente svegliarmi!!
”Professore...”
Fu tutto quello che riuscì a mormorare con voce rauca stringendomi a mia volta a lui e ricambiando timidamente il suo bacio.
Il mio primo bacio era suo e lui non aveva intenzione di fermarsi a quello,lo sapevo…e o volevo!
Ero impacciata,non sapevo come comportarmi,ma almeno qualcosa potevo dirglielo…
”Professore... io…io ho sempre desiderato questo momento”
Mi sentivo bruciare per l’imbarazzo,non potevo credere di aver ammesso quello che provavo!

Stava succedendo davvero,ero nell’appartamento del professore,sola con lui e fra le sue braccia!
Forse avevo battuto la testa e stavo solo sognando,ma le sue mani su di me le sentivo davvero,ogni volta che mi sfiorava venivo percossa da brividi e realizzai cosa stava davvero succedendo solo quando la sua mano raggiunse la mia intimità.
Il suo tocco era delicato,ma sussultai diventando sempre più rossa e chiudendo gli occhi; nessuno mi aveva mai toccata,non ero mai stata con un ragazzo,nessuno si era mai interessato a me.
Era una sensazione mai provata,mi sentivo andare a fuoco e in pochi secondi non riuscì a fare a meno di dimostrare il mio gradimento bagnandomi.
Non ero riuscita a rispondere alle sue parole,era come se non avessi più voce mentre lui realizzava il mio sogno più grande.
Lo sapevo,sapevo che lui non avrebbe mai potuto interessarsi seriamente ad una sua studentessa,soprattutto una come me… mi avrebbe usata solo per il sesso,sarei stata il suo giocattolo ma era esattamente ciò che volevo, volevo le sue attenzioni anche se solo per certe cose.
Aprì la mia camicetta lasciando libere le mie colline per prenderne subito possesso strappandomi un gemito di piacere.
Ero imbarazzata dalle reazioni del mio corpo,ma sapevo per certo che quello era piacere e avrei dovuto darne anche a lui.
Posai le mani sul suo petto per allontanarlo lievemente da me e guardarlo imbarazzata più che mai.
”Io…anche io voglio fare qualcosa…come posso…darti…piacere?”
Timidamente feci scivolare una mano verso i suoi pantaloni,non sapevo cosa fare,ma almeno dove si trovasse il punto di piacere maschile lo sapevo anche se non ne avevo mai usati.
Impacciatamente gli slacciai il bottone abbassando i pantaloni e lasciando uscire il membro del professore senza sapere che altro fare.